11 ottobre 2023

Lily, oneshot

Il mio approccio verso qualsivoglia forma di intrattenimento culturale si basa nella maggior parte dei casi su focosi momenti di passione nei confronti di determinati autori. Intendo che, scoperto un nome che mi piace particolarmente, voglio andarmi a leggere/vedere tutto quello che ha prodotto nel suo campo, che siano libri, fumetti, film, musica.
Inevitabilmente, esaurito il fruibile o, nel peggiore dei casi, stufatomi prima, passo al prossimo. Quando questa saturazione al limite dell'ossessivo non si placa in tempi umani, mi trovo di fronte a quello che diventa per me una sorta di "autore-feticcio" con cui sono particolarmente affine in quasi ogni prodotto della sua fantasia (sarebbe preoccupante se fosse veramente ogni opera).
Vorrei entrare nel dettaglio delle mie passioni totalizzanti per Tizio o Caio, ma oltre a tediarvi in modo atroce, darebbe fondo a tutta la mia odiosa spocchia di medio borghese del ventunesimo secolo. Quindi restiamo nei manga.

Non ho mai celato la mia predilezione per Inio Asano e le numerose sue opere brevi che abbiamo tradotto nel decennio scorso lo testimoniano inequivocabilmente. Da quando nel 2010 lessi La fine del mondo e prima dell'alba, ho amato/odiato la sua crudezza nel mettere su carta i rapporti umani e le distorsioni che essi ingenerano in molte sue opere, da La ragazza in riva al mare al suo capolavoro Buonanotte, Punpun. Ma Asano ultimamente ha cambiato, legittimamente, i temi delle sue opere e, per quanto sempre qualitativamente validissimi, non mi colpiscono nel profondo.

E qui arriviamo a Shuzo Oshimi, che si sta prendendo un posto d'onore nel mio cuore a suon di capolavori. Per il trittico I fiori del male, Dentro Mari, Tracce di sangue le parole di elogio non bastano. Semplicemente, Oshimi mette in scena problemi (gravi) comuni con una spietatezza che lascia spiazzati. Trova situazioni all'apparenza semplici e le sviscera fino all'osso, facendo emergere il peggio di ciascuno di noi. Le similitudini con Asano penso siano evidenti.

Allora ecco a voi un'altra oneshot di Shuzo Oshimi. Qualche anno fa traducemmo la controversa Kusakabe-San.
Oshimi non ha in tasca la ricetta perfetta nei capitoli autoconclusivi. Ha maggiore bisogno di Asano di pagine e pagine per descrivere visivamente le emozioni dei protagonisti. Nondimeno, riesce a dare prova della sua bravura, come potete giudicare da questa sua prova intitolata Lily, su cui non dico altro per non indugiare nello spoiler.

Tutto questo panegirico con cui vi ho fracassato i maroni basterebbe a giustificare il nostro ritorno alla scanlation. Cionondimeno, sono riuscito a rimanere fedele alla mia autoimposizione di non fare sia da editor che da traduttore per la stessa opera, onde evitare di odiarla, alla fine del processo, per averla letta non meno di dieci volte. Alla traduzione troviamo quindi Willy, che ci ha tenuto a rimarcare come non facesse scan dall'autunno del 2019, pur non avendolo trovato io particolarmente arrugginito.

Willy e CRX, due nomi che si perdono nella memoria di pagine e pagine dei crediti di anni passati, mi hanno rotto l'anima per giorni dopo che ho rilasciato il volume finale di Maiwai, frignando che volevano fare scan e prendendomi amabilmente per il culo mentre programmavano di fare volumi su volumi. Io volevo godermi la meritata pensione, loro erano preda di una nostalgite acuta. Ci sono comunque un paio di oneshot in rampa di lancio. Willy ne ha tradotte due, una la sto rilasciando adesso, l'altra CRX forse ce la porta prima di Natale. E poi una terza tradotta da me rimane in attesa che o io o CRX abbiamo voglia di editarla.

Lily oneshot: Link
Leggi online: MangaDex

Note:
- Se volete leggere approfonditamente su Asano e Oshimi, andate su questo blog.
- La stragrande maggioranza delle opere di Asano e Oshimi sono edite, quando sono edite, da Planet Manga. Fa eccezione Dentro Mari per Goen.
- Apprezzate lo sforzo di scrivere tutte queste parole senza usare accenti; a rileggerlo sembra talmente plastico e artificioso. Maledette tastiere anglosassoni.